Amore e violenza: quali confini?
Violenza di genere e femminicidio sono parole molto usate e spesso abusate dai mass media. Cosa significano veramente queste parole? Quali sono i labili confini tra violenza, amore e violenza? E dove si colloca il conflitto? Partendo dal macro e dalla chiarezza delle definizioni di violenza di genere all’interno della Convenzione di Istanbul e di alcune fonti del diritto internazionale, si percorrerà un “iter” che porterà a riflettere sul livello micro, quello della relazione e della quotidianità, in cui atti di amore e di violenza si possono alternare, sovrapporre e confondere secondo un modello ciclico ( “Il ciclo della violenza” di Leonor Walker). Proprio questa ciclicità rende complesso per le donne riconoscere e chiamare violenza ciò che stanno vivendo. Mappare i vissuti emotivi della donna che vive in una relazione abusante è un passo necessario per comprendere.
Relazionarsi con una donna che ha vissuto o vive esperienza di violenza maschile mette in contatto con forti vissuti personali di impotenza o di onnipotenza, di negazione e di minimizzazione, spesso di ambivalenza e di traumatizzazione secondaria. Significa ascoltare l’inascoltabile e l’indicibile, accogliere il dolore che le donne ci “ depositano”, ma rimanere fermi di fronte al caos delle narrazioni. I percorsi di uscita delle donne dalla violenza sono tortuosi e comportano spesso diversi tentativi di chiusura della relazione violenta che non vanno sempre a buon fine. I tempi decisionali delle donne sono lunghi, attraversano diverse fasi ed incontrano molti ostacoli anche di tipo oggettivo. Partiamo, però, da una certezza, la violenza contro le donne ha a che fare con i diritti non è causata dalla patologia, anche se ha gravi conseguenze sulla salute delle vittime così come non è esclusivamente un problema giuridico/ legale.
Da una relazione violenta si può uscire e si può tornare ad amare liberamente. Se la cronaca ci porta all’attenzione quasi esclusivamente i femminicidi e i casi di violenza più cruenti, come Coordinatrice del Telefono Donna di Pisa e rappresentante di un Centro antiviolenza, vorrei testimoniare che tante donne ce la fanno nonostante la complessità della situazione e le risposte istituzionali non sempre coordinate e/o tempestive. Di violenza si può morire ma dalla violenza si può anche rinascere e tante donne in questi anni lo hanno dimostrato.
Siete invitati/e domenica 26 Novembre 2023 alle ore 16.30 presso la sede delloYCMSV , la Dr.ssa Francesca Pitone relazionerà sul tema.
Ringraziamo l’Amministrazione del Comune di San Vincenzo per il patrocinio concesso all’evento.
A seguire Buffet offerto da YCMSV.