Gli Armatori del T88M: Moreno Falorni

 

Per tenere alta l’attenzione sul T88M e dare la meritata visibilità agli Armatori che partecipano, abbiamo pensato di rivolgergli qualche domanda per conoscerli meglio.

Iniziamo con Moreno Falorni, Armatore di “Eva Kant”.

1. Con quale barca partecipi al T88M?
MATCH 30 CECCARELLI. Ho comprato la barca che era stata abbandonata in un porto del Mar Adriatico. Nell’estate 2016 ho fatto un importante restyling ed oggi partecipo a veleggiate e regate. La barca è tecnica e veloce ma non impegnativa, un giusto compromesso fra prestazioni e costi di gestione. Mi piace la vela in generale, ma la competizione della regata/veleggiata mi stimola e rinforza in me l’amore che ho per il mare. Regato fino dagli anni 80.

2. Cosa pensi del T88M e della generale organizzazione?
La T88M è una veleggiata che fin dall’esordio è stata di mio gradimento e lo continua ad essere ancor oggi alla IV edizione. Veleggiata competitiva, ma senza esagerare, tanti armatori che, nel corso delle 4 stagioni di partecipazione, ho avuto modo di conoscere meglio ed apprezzare, sia come uomini sia come velisti. Si veleggia in uno degli specchi di acqua più belli della costa Tirrenica, quello fra la Costa degli Etruschi e l’Elba e già questo è importante.
E, non secondario, la cena a fine veleggiata dove fra scambi tecnici e sfottò si passa sempre una bella serata.

3. Cosa ti piace di più e cosa vorresti migliorare o cambiare? Come ho detto mi piace tutto e dico che, a mio modesto parere, non ci sono molte cosa da cambiare, solo piccole modifiche che ne attenuino la ripetitività nel corso delle edizioni. Forse potremmo usare di più gli isolotti (Cerboli e Palmaiola) per rendere più varie le andature. Non so se una classifica a handicap potrebbe essere più interessante delle classi metriche. Fare qualche regata in luglio, anche se capisco che i posti nei porti cominciano a scarseggiare.

gli armatori del T88M moreno falorni


 

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